Il sito e i suoi strumenti tersi si avvalgono di cookie necesari al funzionamento illustrato nella cookie policy
Se vuoi saperne di più o negare il consenso consulta la Cookies Policy

Cosa può fare il logopedista per i tuoi denti

Cosa fa il logopedista per i denti

Ad un certo punto, potresti farti una domanda: perché il dentista mi manda dal logopedista?

O anche, eventualmente, una variante: perché il dentista vuole che mandi mio figlio dal logopedista?

La risposta è forse ovvia: perché è davvero importante anche per la salute dei denti, e perché moltissime persone possono beneficiare da un trattamento di logopedia.

Ti spieghiamo, con pochi semplici concetti, perché abbiamo scelto di lavorare con una logopedista.

Cos’è la logopedia

“La logopedia si occupa solo del linguaggio”… ecco, questa frase è una “falsa credenza”. La logopedia, oltre che del linguaggio, si occupa infatti anche di diverse altre funzioni legate alla bocca, all’equilibrio delle sue parti e alla sua funzionalità, in particolare per quanto riguarda:

  • masticazione
  • deglutizione
  • respirazione

A questi, si aggiungono la suzione – il primo movimento con il quale, da neonati, ci nutriamo – e, perché no, la mimica facciale.

Il rapporto tra denti e intervento del logopedista è quindi presto spiegato. Come ci spiegherà Chiara Castellani, nostra logopedista, l’iter – se così vogliamo chiamarlo – è in genere questo:

  • C’è una problematica nel cavo orale. Una malocclusione dentale, spesso, ma anche un dolore (dovuto ad esempio ad una problematica a livello dell’articolazione TPM). Oppure, c’è una respirazione sbagliata, di bocca invece che nasale.
  • La problematica di cui sopra fa sì che la persona sviluppi movimenti della lingua sbagliati.
  • La lingua “sbatte” contro i denti invece che contro il palato superiore e, così facendo, può danneggiarli. O può danneggiare il lavoro fatto con un trattamento ortodontico.

Un’altra situazione pratica è riassunta da questa frase:

Senza la correzione delle problematiche logopediche, noi ortodontisti facciamo molta fatica a portare a termine il trattamento ortodontico. Il che si traduce, quindi, in tempi più lunghi per ottenere risultati spesso incompleti.

Un esempio tipico è quello della spinta linguale errata sia a riposo che in deglutizione. Questa pressione viene esercitata sui denti per migliaia di volte al giorno, pur non danneggiando i denti, causa il cosiddetto morso aperto – i denti non si toccano quando chiudiamo la bocca – perché la lingua si interpone continuamente. Tecnicamente si dice che non si può raggiungere l’occlusione corretta, e altrettanto tecnicamente sappiamo che le problematiche funzionali che ne derivano possono essere importanti. In questi casi, quando il trattamento ortodontico è in corso, dobbiamo chiedere al paziente di portare elastici tra le arcate per tutto il giorno, in modo che queste si avvicinino. Com’è evidente, un trattamento che potrebbe essere leggero e senza stress, diventa invece logorante.

Spieghiamo questo concetto ai pazienti (o ai genitori di quelli più piccoli) con la metafora della barca a vela: la spinta linguale errata è come avere il vento contro: la barca non procede, il trattamento di allineamento dei denti non raggiunge l’obiettivo. Viceversa, quando il problema viene risolto è come andare con il vento in poppa, e in brevissimo tempo si raggiunge la meta.

La metafora della barca a vela per spiegare la logopedia e l'apparecchio ai denti

Cosa fanno i logopedisti

Il primo passo, nel nostro caso, avviene sulla poltrona dell’ortodontista che, mentre svolge il suo lavoro, nota se la lingua, in fase di deglutizione, fa un movimento corretto (verticale) oppure scorretto (orizzontale), in quest’ultimo caso andando a colpire i denti.

Entra quindi in scena il logopedista che, dopo un’analisi approfondita basata su respirazione, deglutizione e masticazione, costruisce una routine di esercizi volti a

  • Correggere il movimento della lingua
  • Correggere la respirazione, in favore di quella nasale
  • Correggere, tramite il lavoro sui muscoli della bocca, eventuali asimmetrie

L’intervento del logopedista è in realtà un percorso, in genere della durata di pochi mesi, che richiede la partecipazione attiva del paziente – che dovrà eseguire gli esercizi – e che, in qual caso, risolverà la problematica individuata.

La logopedia presso lo Studio Angi Turco

È tipico della nostra attitudine professionale: ci piacciono le collaborazioni tra aree diverse della medicina e del benessere, perché siamo convinti che il corpo – e quindi anche il sorriso – sia qualcosa di superiore alla somma delle sue parti. Un bel sorriso è un valore estetico, sicuramente, ma ha anche valori funzionali e psicologici.

Allo stesso modo, i denti non sono soltanto lo “strumento” con il quale sorridere e masticare, ma un elemento che coinvolge molte funzioni: dalla respirazione al linguaggio.

Collaboriamo da sempre con i professionisti della logopedia ma, dobbiamo ammetterlo, ci abbiamo messo un po’, a individuare la logopedista giusta per il nostro Studio. Se infatti il logopedista non conosce il mondo della salute dentale e dell’ortodonzia, proporrà esercizi e trattamenti non motivati dalle reali necessità del paziente, generici e – passami il termine – astratti.

In Chiara Castellani (che abbiamo intervistato qui) abbiamo invece trovato una logopedista decisamente competente, anche grazie agli anni di collaborazione con un ortodontista. Aggiungici la motivazione personale e una spiccata propensione all’empatia con il paziente: questo spiega perché i suoi pazienti si impegnano negli esercizi previsti dal trattamento di logopedia, e vedano i risultati nei tempi corretti.

Alcune domande che ci fanno spesso sul rapporto tra denti e logopedia

Quanti pazienti dello Studio Angi Turco hanno bisogno di un trattamento di logopedia?

Diciamo all’incirca il 40%. Movimenti scorretti della lingua, masticazione asimmetrica o respirazione con la bocca sono molto diffusi.

La logopedia è per tutti?

Assolutamente sì: tutti possono trarre beneficio da un lavoro mirato di logopedia.