L’ortodonzia non è cosmetica: è salute, benessere e molto di più (prima parte)
Anche se sembra essere una specie di “maledizione” contemporanea, ci tocca farlo: iniziare un ennesimo articolo parlando della pandemia Covid e delle sue conseguenze.
Vogliamo però farlo dal punto di vista del nostro lavoro, del benessere dei nostri pazienti, e fare qualche considerazione di carattere più profondo, “sociale”, che spiegheranno perché vale sempre la pena di pensare alla salute dei tuoi denti.
Ma soprattutto… cos’è la “salute dei tuoi denti”? Vuoi seguirci in questa discussione?
Se c’è stata una cosa facile in pandemia, è stato l’apparecchio ai denti
Lo abbiamo notato da subito o, almeno, da quando è stato chiaro che avremmo dovuto passare più di qualche mese con la mascherina addosso: in pandemia, un numero altissimo di persone hanno approfittato della “bocca nascosta” per iniziare un percorso di ortodonzia.
Se da una parte ci sono state le limitazioni – mi piaceva così tanto mettere il rossetto! Non posso comunicare con il sorriso! – dall’altra le mascherine, chirurgiche o ffp2 che fossero, hanno offerto la schermatura ideale per intraprendere lavori di ortodonzia anche molto impegnativi senza il corredo di imbarazzo e ansia tradizionalmente legati a questo tipo di interventi.
Non solo le mascherine tipo Invisalign, quindi. Qui in studio abbiamo assistito a un incremento considerevole di richieste di trattamenti più articolati, da svolgere ricorrendo a tecniche diverse.
Dal punto di vista delle persone, siamo certi che sia stato un bene. E non solo per il motivo che stai pensando.
Proviamo a spiegarci.
Perché iniziare un percorso di ortodonzia di qualità
I fattori che dovrebbero motivare la scelta dovrebbero essere tre. La cosa bella è che tutti e tre agiscono in concerto, perché
Salute ed estetica dei denti non sono compartamenti stagni.
O, perlomeno, non dovrebbero esserlo.
L’estetica di un bel sorriso
Ad un bel sorriso è legata l’autostima, c’è poco da fare. Questo vale a tutte le età, ma ultimamente iniziamo a riscontrare molti giovani adulti che si pongono la domanda: ho un bel sorriso?
Che dire: siamo molto felici di questo cambio di percezione (o di autopercezione?) nei ragazzi di questi tempi.
A spingere in questa direzione, ci sono i grandi appuntamenti della vita – la laurea, i primi colloqui di lavoro – ma anche una maggior competitività in generale, che richiede di essere nono solo più performanti e “di successo”, ma anche più in ordine con il proprio corpo e, non ultima, quello che ci piace chiamare fattore digitale, cioè la presenza ormai pervasiva dei social nella nostra vita.
L’estetica dei tempi
Quelli che stiamo vivendo sono – è impossibile negarlo – tempi “estetici”. Se da una parte c’è più attenzione per la “bellezza” (termine ampio e dalle mille connotazioni, lo sappiamo), dall’altra c’è la spinta di una società sempre più indissolubilmente legata all’immagine.
Tra i “colpevoli” di questa piega ci sono ovviamente anche i social, attraverso i cui profili passa il meglio della vita delle persone. Giusto o sbagliato che sia: scorriamo la bacheca di Instagram o chi per esso, siamo “bombardati” di cose belle, di quella bellezza vogliamo fare parte.
È umano.
Un bel sorriso, è innegabile, fa parte della bellezza di ciascuno di noi.
Salute e benessere
Last but not least, per usare un’altra frase fatta. Ma la salute dei denti è davvero il primo fattore che dovrebbe spingerti a considerare un percorso di ortodonzia.
Ti spiegheremo nei prossimi articoli perché il legame tra bellezza del sorriso e salute è più stretto di quanto non sembri.
Estetica + percezione di sé + salute = sorriso perfetto
Quello su cui vorremo puntare il dito però è la combinazione dei tre fattori di cui sopra, e un purtroppo tipico caso di “parzialità”.
Notiamo spesso la tendenza a considerare un intervento di ortodonzia alla stregua di un trattamento estetico.
Nota bene: non stiamo giudicando il settore estetico, seguici nel ragionamento.
L’ortodonzia è un processo complesso, nel quale confluiscono da una parte una notevole quantità di conoscenze scientifiche, dall’altra la necessità di una profonda esperienza nel lavoro che si fa per riuscire a proporre il trattamento più adeguato, le scelte tecniche che possono assicurare il migliore dei risultati, l’assistenza quando qualcosa deve essere corretto in corso d’opera.
Per restare sulla stessa metafora, sarebbe come farsi curare un problema ad un’unghia da un podologo… oppure affidandosi alla nail art. C’è differenza di conoscenze, di prospettiva e di metodi. E le soluzioni hanno una durata nel tempo molto, molto diverse.
Sentiamo già l’obiezione: e che problema c’è? Se l’inestetismo non si vede più, il problema è risolto, no?
Non è così. La questione è spiegata dal terzo elemento della formula del titolo di questo capitolo, che vale la pena di ripetere:
Estetica + percezione di sé + salute = sorriso perfetto
È quel “salute” a stabilire la differenza tra un ottimo trattamento ortodontico e un intervento mirato a risolvere sul momento un inestetismo, ma che non considera evoluzioni e conseguenze della dentatura sul lungo termine.
Lungo termine: ecco un altro termine del quale parleremo presto.
Il succo del discorso
Sì: quando inizi un percorso di ortodonzia, devi puntare alla massima bellezza che lo studio al quale ti affidi può ottenere per il tuo sorriso… ma non devi fermarti lì.
Al contrario, devi esigere – non scegliamo questo verbo a caso – che dietro la scelta di una soluzione piuttosto che di un’altra, che dietro la fornitura di mascherine invisibili, che dietro qualunque ragionamento estetico, siano presenti uno studio approfondito della tua bocca e del tuo caso, la considerazione di ogni variabile, la presenza di un team capace di darti ASSISTENZA COMPLETA per qualunque cosa, prima, durante e dopo il percorso ortodontico.